La mente, mente.

Che il corpo fosse più saggio della mente forse lo sapevamo già, ma non ci crediamo.

Perchè non ci crediamo?

Perchè viviamo nell’inganno, nell’inganno della mente!
La mente tutto può, la mente tutto controlla.

Ora se è vero com’è vero, il corpo potrebbe essere primario all’immagine che ho,
al pensiero che genero.

Facciamo un esempio:
incurvati e abbassa la testa e cerca in questo modo, magari anche inutilmente, di avere un pensiero positivo. Richiama alla tua mente un’immagine bella.

Bene, basta. Muoviti un pò.

Ce l’hai fatta? Difficile vero?

Difficile, quasi impossibile.

Ora invece tira le spalle indietro e contrai i tuoi muscoli, sorridi alza la testa e in questa posizione del corpo cerca un’immagine bella e positiva che sia inventata o nel tuo repertorio.

Quando la trovi identifica come ti senti.

Fantastico!

Questo in PNL è la GESTIONE DELLO STATO. E’ il corpo che dice alla mente come si deve sentire. Il corpo che comanda sulla mente.

Ricordati: spalle indietro, sguardo avanti. Non avrai risolto tutti i problemi della vita ma nel momento presente, nel momento in cui fai questo stai bene perchè la comunicazione – questo lo sappiamo dalla PNEI – sta dicendo attraverso il corpo che lo stato è bello, per confermare hai una doccia di serotonina in tutto il tuo corpo senza dover prendere qualcosa dall’esterno.

Il corpo è molto più saggio della mente perchè il corpo non tradisce mai, il corpo non mente.

La mente, mente!

Educazione e Formazione.

Ex-ducere significa educare, tirare fuori quello che c’è.

La nostra saggezza arriva a questo mondo con noi. 

Quando arriviamo siamo saggi perchè non ci perdiamo in cose stupide. 

Siamo attaccati a quello che è essenziale per vivere e sopravvivere. 

Siamo determinati perchè quello che ci serve per sopravvivere lo esigiamo. 

Non parliamo ancora, ci muoviamo a stenti i movimenti sono riflessi, ma ciò che serve, ciò che conta veramente siamo in grado di esigerlo e normalmente ci arriviamo perchè altrimenti non sarei qui a parlarti, tu non saresti qui ad ascoltarmi. 

Questa determinazione la perdiamo man-mano che cresciamo perchè veniamo formati.

Formati significa che formattiamo, la plastilina se la prendi la modifichi, anche la nostra mente viene modificata. 

Ci viene detto cosa possiamo fare e cosa non possiamo fare.

Che cosa è possibile e che cosa non è possibile.

Ci perdiamo ad inseguire obiettivi detti dagli altri, ci perdiamo a vivere una vita che in realtà fin quando non diventi adulto e magari parecchio adulto, non la prendi in mano e dici: ”che cavolo sto facendo della mia vita?” 

La saggezza che noi abbiamo dovrebbe essere tirata fuori.

L’educazione dovrebbe portarci a far emergere la nostra saggezza.

In questa saggezza sono contenute anche le nostre attitudini. 

Ognuno di noi ha delle attitudini. 

Lavorare sulle attitudini è come lavorare un diamante grezzo, pulendo esce la bellezza del diamante. 

Tu sei un diamante, io sono un diamante. Abbiamo bisogno di pulirlo, abbiamo bisogno di un terreno fertile dove questo diamante possa brillare

Il nostro compito in quanto formatori, è quello di creare il terreno giusto per ognuno di noi.

Certo, scoprire qual è il talento non è da te, da solo non me ne rendo conto, ho bisogno di qualcuno che funga da specchio, che mi dica qual è il mio talento.

Se non hai avuto questa occasione nella vita, posso aiutarti a scoprire qual è il tuo talento, ma ciò che mi piace è che noi aiutiamo gli altri a scoprire qual è il suo talento, perchè quando osservi un’altra persona,come diceva Gandhi: 

”Se tratti le persone per quello che possono diventare, stai dando potenza a quelle persone, non le stai limitando”.

Riflettevo sulla dicotomia che accosta due termini che sono apparentemente due sinonimi, ma che nella pratica non lo sono: movimento e sport.

Noi li accomuniamo, in realtà non è così!

Il movimento precede di gran lunga lo sport, l’addestramento.

Lo sport è addestramento, è ripetere sequenze in modo da installarle nello schema del corpo, lo schema che il corpo ha in relazione all’ambiente.

Il movimento precede l’addestramento.

Consolidare lo schema corporeo, la relazione che ho a partire dal mio corpo con l’ambiente circostante e quindi con le relazioni.
Il movimento è una parte dello sviluppo psicomotorio del bambino nella primissima infanzia.
Il movimento dovrebbe sempre precedere qualsiasi tipo di addestramento sportivo
perché l’addestramento sportivo limita una vasta gamma dei movimenti.

Quando riesco ad avere una relazione con il mio schema corporeo sana,
significa che la mia relazione con me stesso è sana, con gli altri è sana, con l’ambiente è sana.

 
Tradotto: ho una buona stima di me prima ancora di iniziare qualsiasi processo mentale di apprendimento e di relazione con gli altri.

Il movimento mi consente di relazionarmi con gli altri per questo il movimento va educato e talvolta rieducato.

Ecco perché è così importante occuparsi di movimento, movimento legato alla rete integrata.